ORLANDO FURIOSO - LA COMPAGNIA DEL MADRIGALE
I
testi intonati in quest’antologia - venticinque stanze in tutto per
ventidue composizioni musicali - rappresentano le vicende principali
dell’Orlando furioso: quella epica, della guerra tra musulmani e
cristiani che fa da sfondo all’intera narrazione e si conclude con la
vittoria cristiana; la vicenda amorosa della bellissima Angelica in fuga
dai numerosi spasimanti, tra i quali il paladino Orlando che diverrà
folle alla scoperta dell’amore tra la sua amata e il pagano Medoro (e
ritornerà in sé solo grazie ad Astolfo che volerà fino alla luna per
recuperare il suo senno) e infine la vicenda encomiastica del difficile
amore tra il guerriero pagano Ruggiero e la cristiana Bradamante i
quali, solo dopo la conversione di lui, al termine della guerra,
riusciranno a coronare il loro amore e a dare inizio, con loro unione,
alla casata degli Este; inoltre compaiono episodi quali l’approdo di
Ruggiero nell’isola della maga Alcina, la disperazione di Olimpia
abbandonata dall’infedele consorte e l’amore tra Ricciardetto, fratello
di Bradamante, e Fiordispina.
Cecilia Luzzi, dalle note di copertina
Cecilia Luzzi, dalle note di copertina
O ORZCHIS ECCLESIA -HILDEGARD VON BINGEN
Il tentativo di questo programma è quello di presentare la figura
di Hildegard attraverso la sua musica, pervenutaci nella raccolta Symphonia harmoniae caelestium revelationum, partendo però dal suo carisma profetico, il cui punto focale è il Liber divinorum ope-rum, opera ultima della santa, suddiviso in dieci visioni, precedute da un prologo e chiuse da un epilogo. Alcune delle parti più salienti di questo eccelso excursus universalis sono state suddivise nelle tre letture del I Notturno del Mattutino del Comune delle Vergini che viene qui ricostruito integralmente e riproposto nella sua completez-za liturgica: le antifone di Hildegard fanno infatti da cornice al salmo invitatorio e ai tre salmi previsti per questa sezione dell’Ufficio delle ore, mentre, dopo il versetto, i tre responsori, sempre della mano di Hildegard, commentano le letture. La conclusione è affidata all’ora-zione del proprio In Memoria Sanctae Hildegardis Virginis che viene celebrata dalla Chiesa il 17 settembre.Il titolo del programma vuole sottolineare un’altra significativa ca-ratteristica presente, fra gli altri, in uno dei brani più affascinanti fra quelli proposti, quello di apertura, che presenta nel testo l’originalità dell’inserimento di alcune parole di un linguaggio mistico e anche un po’ misterioso che si potrebbe definire inventato dalla stessa san-ta, dove per esempio orzchis sta per immensa.
HEITOR VILLA-LOBOS - COMPLETE GUITAR MUSIC
Questa incisione delle opere per chitarra del compositore brasiliano Heitor
Villa-Lobos testimonia di un rapporto ininterrotto che ho con questo repertorio fin dai primi anni settanta, quando iniziai a suonare la chitarra. Essa è il frutto di un ulteriore appro-fondimento interpretativo e, rispetto alla mia precedente registrazione risalente al 1994, rappresenta una nuova tappa. Il senso di ritornare ripetutamente su opere già registrate è appunto questo: fissare su un supporto audio un’ulteriore tappa del misterioso rapporto di simbiosi che si stabilisce tra l’interprete e il suo repertorio prediletto. L’occasione non secondaria di questa registrazione è costituita dagli studi musicologici che ho intrapreso dal 1991 ad oggi su questi meravigliosi brani e che hanno portato alla pubblicazione della nuova edizione critica del corpus chitarristico di Heitor Villa-Lobos uscita a partire dal 2005 per le Editions Max Eschig di Parigi.
ROBERT SCHUMANN CARNAVAL/KLAVIERKONZERT
Il Carnaval, come dimostra anche questa incisione, è una musica a
programma colorata, metaforica ed espressiva sul soggetto del carnevale, in cui la tradizione della commedia dell’arte veneziana si fonde nella sen-sibilità tedesca in una nuova unità. Per questa composizione, Schumann si basa su una serie di quattro suoni (La, La bem., Do e Si o La bem., Do, Si, La) che celano un programma. La parola derivata secondo la notazione alfabetica tedesca, «Asch», indica infatti la città d’origine della baronessa boema Ernestine von Fricken, allora allieva di Wieck, della quale era innamorato il compositore tedesco. L’estetica della nuova musica pianistica romantica caratterizza anche il geniale concerto in la min. op. 54, la cui genesi è costata quasi cinque anni di lavoro. Interessante non è solo la concezione sinfonica della composi-zione, che si può osservare nell’intenso e continuo dialogo tra solista ed orchestra, ma anche l’idea che il primo, il secondo ed il terzo movimento sono tematicamente e motivicamente collegati tra loro. Per questa ragione questo concerto in cui l’interiore, consolatoria e trasognante poetica si compenetra al grande virtuosismo brillante, viene ritenuto come uno dei primi esempi della musica ciclica di nuova invenzione, come aveva osser-vato Franz Liszt. In confronto ai concerti per pianoforte ed orchestra di Fryderyk Chopin e, più in generale del Romanticismo, Schumann presta grande attenzione alla strumentazione: il pianoforte non è soltanto solista, ma suona insieme all’orchestra in modo sinfonico, evitando che il grande virtuosismo possa apparire ‘arrogante’ o dominante.
JOHANNES CICONIA - OPERA OMNIA
Attivo a Venezia e a Padova all’inizio del Quattrocento, Johannes Ciconia fu indubbiamente il più importante compositore di questo periodo di transizione. Nato a Liegi e cresciuto sui principi dell’Ars Nova francese e italiana, Ciconia giocò un ruolo notevole nello sviluppo musicale che poco a poco portò al Rinascimento. La sua produzione affronta tutti i generi in uso a quel tempo: chansons francesi, ballate e madrigali italiani, mottetti in latino per occasioni particolari come anche singole sezioni di messa che annunciano l’imminenzA dell’epoca d’oro della forma nel Quattrocento.
JANÁČEK - JENUFA
La vulnerabile figliastra al centro del capolavoro di Janáček è un ruolo in cui si immedesima il soprano inglese Amanda Roocroft. Qui, nella produzione lineare ma profonda-mente toccante di Stéphane Braunschweig, è affiancata dal tenore slovacco Miroslav Dvorsky nella parte dell’uomo (Laca) attraverso cui troverà la redenzione, l’amore e la speranza. La complessa figura della sagrestana Kostelnicka si fa tormentatrice e tormentata in questa intrepida interpretazione del grande soprano drammatico Deborah Polaski.
MARK-ANTHONY TURNAGE - ANNA NICOLE
In una tragicomica lettura sugli eccessi della cultura dello star system, il compositore Mark Anthony Turnage, il librettista Richard Thomas e il regista Richard Jones aggiungono Anne Nicole Smith alla galleria di tristi bad girl dell’opera. Una formosa modella di Playboy andata in sposa a un ottantenne miliardario, che raggiunge una fama grottesca prima della sua morte in solitudine, rovinata dalla droga. Con una partitura tinteggiata dal jazz e la brillante interpretazione di Eva-Maria Westbroek, Anna Nicole rappresenta - come ha scritto il New York Times - «un’opera assolutamente scandalosa, divertente ma alla fine profondamente commovente».
W.A.MOZART - INTEGRALE DELLE SONATE PER PIANOFORTE
La pianista portoghese Maria João Pires viene da tempo associata alla musica di Mozart. La delicatezza del suo tocco, la vivacità del fraseggio e il senso della fantasia la indicano come una delle interpeti ideali per affrontare la sua musica per tastiera senza maltrattarla o semplificarla. Maria João Pires ha realizzato due cicli integrali delle sonate: viene qui ripubblicato il primo, registrato per Erato negli anni Settanta all’epoca in cui appariva per la prima volta sulla scena internazionale, conquistando gli ascoltatori con una eleganza e una purezza d’approccio che si lasciava alle spalle nomi ben più famosi. Il ciclo successivo, per DG, apporterà ulteriore raffinatezza, ma chiunque sia attratto da questo corpus ancora sottovalutato - troppo difficile per i principianti, eppure disdegnato da molti pianisti professionisti alla ricerca di repertori più appariscenti - dovrà ascoltare questo cofanetto.